Family Index: un nuovo strumento per aziende amiche della famiglia

Family Index: un nuovo strumento per aziende amiche della famiglia

Contrastare la denatalità in Italia non è solo una sfida demografica, ma una responsabilità collettiva. Oltre alle politiche pubbliche, diventa cruciale il contributo del mondo imprenditoriale nel creare ambienti di lavoro capaci di accogliere e sostenere la genitorialità. In questo contesto si colloca il Family Index, il primo indice in Italia pensato per valutare, in modo scientifico e misurabile, quanto un’azienda sia realmente attenta al benessere familiare e alla natalità.

Di cosa si tratta?

Il Family Index è un progetto promosso da Fondazione per la Natalità, Forum delle Associazioni Familiari e Osservatorio Ethos della Luiss, e si configura come un’iniziativa nazionale di misurazione e promozione delle pratiche aziendali family friendly, al fine di aumentare la consapevolezza e la condivisione di buone pratiche di welfare aziendale a favore della genitorialità.

Attraverso un’indagine su scala nazionale, l’elaborazione di un modello scientificamente validato e la costruzione di un dossier pubblico delle best practice, il Family Index punta a diventare un riferimento sia per i lavoratori – per i quali rappresenta uno strumento di orientamento nel mercato del lavoro – sia per le aziende – alle quali può consentire di accrescere la propria attrattività e contribuire concretamente alla coesione sociale.

Una risposta a dati preoccupanti

Il progetto nasce in risposta ai numeri critici che caratterizzano il panorama demografico e occupazionale italiano. Secondo Istat (2024), il 30% delle donne con figli piccoli risulta escluso dal mercato del lavoro. Il Child Penalty Atlas (2023) segnala una perdita media del 33% del reddito per le madri dopo la nascita del primo figlio, a fronte di un impatto minimo per i padri. Parallelamente, negli ultimi vent’anni l’Italia ha perso due milioni di giovani under 35 nella forza lavoro, che oggi rappresentano appena il 22,7% del totale.

Cosa misura e qual è la sua utilità?

Il Family Index prende in considerazione un ampio spettro di azioni e strumenti adottati dalle aziende per favorire la conciliazione tra lavoro e vita familiare. Tra questi:

  • Servizi di asilo nido aziendale
  • Congedi parentali e permessi aggiuntivi
  • Contributi per baby-sitting
  • Rimborsi per attività scolastiche ed extrascolastiche
  • Flessibilità oraria e organizzativa

Non tutte le misure hanno lo stesso impatto: alcune sono onerose ma poco utilizzate, altre meno costose ma più efficaci. Proprio per questo, il Family Index si propone di offrire un metodo strutturato di valutazione che consenta di individuare le azioni realmente efficaci, andando oltre le “mode” o le iniziative isolate.

Il Family Index nasce anche come piattaforma di coordinamento nazionale, dove stakeholder, imprese, università e rappresentanze sociali possano confrontarsi e cooperare per un welfare aziendale integrato e sostenibile. L’obiettivo è duplice: da un lato offrire strumenti di valutazione, dall’altro facilitare l’accesso e l’utilizzo delle risorse pubbliche disponibili, spesso sottoutilizzate, come quelle messe a disposizione da INPS, INAIL o da fondi pubblici come quelli di Cassa Depositi e Prestiti.

I primi risultati dell’indagine verranno presentati in occasione degli Stati Generali della Natalità, previsti a Roma il 27 e 28 novembre 2025. Si tratta di un passaggio fondamentale per validare pubblicamente il modello di calcolo e rafforzare la rete delle aziende aderenti, che attualmente conta già oltre cinquanta realtà interessate.

Veneto Welfare ritiene che il Family Index possa essere uno strumento innovativo e concreto per valorizzare le imprese virtuose e sostenere quelle intenzionate ad avviare percorsi di miglioramento. Il benessere delle famiglie passa anche dai luoghi di lavoro, e strumenti come questo possono diventare leve preziose per costruire un futuro più equo, inclusivo e generativo.