Previdenza complementare in crescita: i dati della Relazione COVIP 2024

Previdenza complementare in crescita: i dati della Relazione COVIP 2024

Nel 2024 la previdenza complementare italiana ha registrato una crescita significativa, sia in termini di adesioni che di patrimonio accumulato. È quanto emerge dalla Relazione annuale della COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, che fotografa l’andamento del sistema alla fine dello scorso anno, offrendo uno spaccato dettagliato su adesioni, rendimenti, contributi e prestazioni.

Adesioni in aumento: quasi 10 milioni di iscritti

Dalla relazione Covip emerge che alla fine dello scorso anno le forme pensionistiche complementari operanti in Italia sono 291 per un numero di iscritti che ha sfiorato quota 10 milioni, segnando un aumento del 4% rispetto al 2023 e rappresentano il 38,3% delle forze di lavoro. Di questi, circa 7 milioni versano attivamente contributi, pari al 72,3% del totale degli iscritti, mentre circa 2,7 milioni sono iscritti senza versamenti contributivi. 

La crescita ha riguardato tutte le principali forme pensionistiche:

  • Fondi negoziali: 4,1 milioni di aderenti (+5,5%)
  • Fondi aperti: 2 milioni (+7%)
  • Piani Individuali Pensionistici (PIP): 3,7 milioni (+2,5%)
  • Fondi preesistenti: 661.000 iscritti

Particolarmente significativo è l’incremento tra i più giovani: il 19,9% degli aderenti ha meno di 34 anni, in crescita rispetto al 17,6% del 2019. La partecipazione nella fascia 15-34 anni è passata dal 21,5% al 29,9% in cinque anni, segno di una maggiore attenzione delle nuove generazioni alla propria pensione futura.

Risorse e contributi: oltre 243 miliardi accumulati

Le risorse complessive gestite dalle forme pensionistiche complementari hanno raggiunto i 243,4 miliardi di euro, pari all’11,1% del PIL e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane, registrando così un incremento dell’8,5% rispetto al 2023. I contributi annui versati sono stati pari a 20,5 miliardi di euro (+7%), così distribuiti:

  • Dipendenti: 17 miliardi (di cui 8,6 miliardi TFR, 5,3 miliardi lavoratori, 3,1 miliardi datori di lavoro)
  • Autonomi: 1,7 miliardi

La contribuzione media per aderente è stata di 2.890 euro, con una differenza sensibile tra uomini (3.080 euro) e donne (2.590 euro), e tra dipendenti (2.990 euro) e autonomi (2.720 euro).

Rendimenti: buone performance nel 2024

Il 2024 è stato un anno particolarmente positivo in termini di rendimenti, in netta ripresa rispetto alle difficoltà dei mercati negli anni precedenti. I dati medi dei comparti principali sono:

  • Azionari: +10,4% (fondi negoziali e aperti), +13% (PIP)
  • Bilanciati: +6,4% (fondi negoziali),  +6,6% (fondi aperti) e +7% (PIP)

Tuttavia, solo l’11,7% degli iscritti sceglie linee azionarie, preferendo linee più garantite.

Disuguaglianze ancora presenti

Nonostante l’espansione del sistema, permangono disuguaglianze di genere, generazionali e territoriali. Le donne rappresentano solo il 38,4% degli iscritti e versano contributi medi inferiori e la presenza giovanile, seppur in crescita (dal 17,6% del 2019 al 19,9% del 2024), resta limitata. Le regioni del Nord raccolgono oltre il 57% degli aderenti, a fronte di una partecipazione inferiore alla media nel Sud Italia. In particolare in Veneto, si è registrata una crescita dal 2020 al 2024, passando da un’adesione dal 40 % al 47,6 % della forza lavoro.

Colmare questi squilibri resta una priorità per assicurare un accesso più equo alla previdenza complementare.

Fonte:Relazione COVIP 2024