Grande successo della prima edizione del Veneto Welfare Day

Grande successo della prima edizione del Veneto Welfare Day

Oltre 10.000 presenze agli eventi territoriali e migliaia di cittadini e imprese si
sono rivolte agli infopoint e alle unità mobili presenti in molte piazze del Veneto.

Venezia, giovedì 11 aprile 2019 – Sono numeri importanti quelli della prima edizione del Veneto Welfare Day. Sono stati registrati circa 10.000 partecipanti agli oltre 30 incontri territoriali mentre, migliaia di cittadini e imprese si sono rivolte agli oltre 200 infopoint e alle 50 unità mobili presenti in molte piazze del Veneto.

Una giornata intensa ricca di appuntamenti, di approfondimenti e di spunti che ha coinvolto tutta la regione con l’obiettivo di sensibilizzare lavoratori, cittadini e giovani sui temi del welfare integrato, previdenziale e sanitario con uno sguardo anche al secondo welfare e al welfare aziendale. Il Veneto Welfare Day, promosso dalla Regione del Veneto e organizzato da Veneto Lavoro, nell’ambito del progetto Veneto Welfare ha permesso di fare il punto sullo stato dell’arte del welfare confrontando i diversi modelli interregionali e tracciando opportunità di sviluppo, con la consapevolezza che oltre al ruolo delle riforme bisogna tenere in considerazione anche le scelte personali e fattori complessi.

Tutto questo è stato possibile grazie alla sinergia con i singoli enti accreditati che hanno aderito all’iniziativa: Associazioni di categoria, Sindacati, Patronati e CAF, Università, Scuole, Centri di formazione, Camere di commercio, imprese, Istituti di credito e assicurazioni.

Al centro del ricco programma, si è tenuto in mattinata il convegno regionale a Venezia, presso l’Aula Magna dell’Università IUAV, che ha visto confrontarsi istituzioni e massimi esperti di welfare sulle sfide della previdenza complementare e sanitaria e su esperienze virtuose di secondo welfare e welfare aziendale. Tra i relatori, Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali e Consigliere economico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è intervenuto delineando il sistema previdenziale italiano ed evidenziandone problematiche e priorità: “La principale criticità è la mancanza di conoscenza e consapevolezza rispetto ai problemi del welfare, una scarsa penetrazione nel settore delle piccole e medie imprese e nei segmenti dei giovani e delle donne assenti dal sistema della previdenza complementare. Siamo tra i paesi con le aspettative di vita più elevate, secondi dopo il Giappone, e non abbiamo nessuno strumento per accompagnare una popolazione che invecchia, dovremo avere grande sensibilità anche per i fondi sanitari. La prima cosa che un paese dovrebbe fare è quindi quella di diffondere la conoscenza su questi temi con iniziative come quella di oggi.”

Al dibattito ha preso parte anche Franca Maino del Dipartimento Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, che ha fatto il punto sui percorsi di secondo welfare e welfare collettivo: “La sfida principale è quella di fare rete per sviluppare un welfare che sia sempre più territoriale ed integrato. E’ necessario un cambio culturale che riconosca il welfare non come un costo ma come un’opportunità, un investimento, un fattore di crescita e di sviluppo e non solo ed esclusivamente una risposta ai bisogni di pochi. Sono comparsi sulla scena nuovi rischi e nuovi bisogni e di fronte a questi il welfare pubblico non riesce a fornire le risposte adeguate. Quindi c’è bisogno di lavorare in una logica integrata mettendo in campo nuovi servizi e prestazioni nonché nuove risorse non solo economico-finanziarie ma anche ideative che riflettano l’insieme delle competenze e delle conoscenze di una pluralità di attori diversi.”

Un bilancio più che positivo per questa prima edizione del Veneto Welfare Day è stato evidenziato anche da Elena Donazzan, Assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro Regione del Veneto: “Oggi è una giornata decisamente importante per i risultati; abbiamo parlato di welfare in tutto il Veneto con tantissimi soggetti, pubblico, privato, sindacati, associazioni di categoria e fondi di previdenza. La nostra attenzione è rivolta a cosa accadrà dopo la vita attiva di lavoro? Ci dobbiamo pensare adesso, questa è la risposta, e dobbiamo farlo con una nuova finanza etica, sostenibile e territoriale come l’esperienza di Solidarietà Veneto. L’altro aspetto che è emerso con forza è che serve una governance regionale che ponga l’attenzione sul fatto che la previdenza complementare, il welfare aziendale, il welfare territoriale devono diventare qualcosa di scontato. Il prossimo appuntamento sarà ad ottobre quando durante la settimana di educazione finanziaria ne parleremo soprattutto coi giovani.”

 

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