Al giorno d’oggi gestire le diversità all’interno del mondo del lavoro non è solo un obbligo, ma un’opportunità di crescita e innovazione che conduce al raggiungimento degli obiettivi organizzativi.

Quando si parla di diversità delle risorse umane si tende spesso a pensare a questioni specifiche come la parità di genere, l’inclusione delle persone con disabilità o il sostegno ai lavoratori più anziani. Tuttavia, si tratta di un concetto molto più ampio, che riguarda la natura stessa delle organizzazioni, costituite da individui unici con competenze, esperienze e background diversi. 

Il compito delle organizzazioni è quello di valorizzare ogni singolo membro che ne fa parte, promuovendo un ambiente di lavoro in cui tutte le differenze siano considerate come un valore aggiunto e siano riconosciute nelle loro potenzialità. In questo senso, la gestione della diversità diventa sinonimo di gestione delle risorse umane. Ed è solo prestando attenzione al benessere di tutti gli individui che si potrà giungere ad un reale benessere dell’organizzazione.

Un’adeguata valorizzazione delle diversità in tutti i loro aspetti richiede che chi si occupa di dirigere il personale investa in una formazione e nello sviluppo di competenze specifiche.

L’importanza di tutto ciò è stata riconosciuta più volte anche a livello normativo, come con la certificazione della parità di genere o, recentemente, con la norma UNI/PdR 159:2024 – introdotta a gennaio 2024 – che stabilisce linee guida per garantire un ambiente di lavoro inclusivo per le persone con disabilità.