Veneto Welfare: al via il sistema di accreditamento

Veneto Welfare: al via il sistema di accreditamento

A partire da oggi, 30 novembre 2020, prende formalmente avvio tramite il portale Veneto Welfare il sistema regionale di accreditamento delle forme di welfare collettive, previsto dalla legge regionale n. 15/2017, con la quale la Regione del Veneto si propone l’obiettivo di favorire la promozione e lo sviluppo del welfare integrato.

L’accreditamento, che non costituisce autorizzazione all’esercizio dell’attività ma titolo di legittimazione ad operare nell’ambito delle politiche regionali, è aperto ai fondi pensione negoziali iscritti all’albo nazionale Covip, ai fondi sanitari integrativi bilaterali, alle forme di welfare contrattuale gestite dagli enti bilaterali e dai fondi di solidarietà, e ad altre forme di welfare collettive di welfare integrativo di tipo aziendale o territoriale.

Per poter presentare richiesta di accreditamento e di iscrizione al relativo Elenco regionale è necessario possedere un’adeguata struttura sul territorio, sia in termini di servizio offerto che di utenti, presentare profili di costo contenuti ed efficienza gestionale e, relativamente ai soli fondi pensione, prevedere una quota di investimenti in Veneto.

L’Elenco è suddiviso in quattro sezioni: Previdenza complementare, Assistenza sanitaria integrativa, Enti e fondi bilaterali, e Altre forme di welfare integrativo, che comprende le forme di welfare attivate da imprese e reti di imprese, enti locali, fondazioni, associazioni, imprese sociali, cooperative sociali e altri organismi non profit, anche in forma aggregata.

Le funzioni relative al sistema di accreditamento e la gestione dell’Elenco regionale sono affidate a Veneto Welfare, l’unità operativa di Veneto Lavoro con funzioni di promozione e sviluppo della previdenza complementare e degli strumenti di welfare integrato in regione.

La domanda di accreditamento, comprensiva della richiesta di iscrizione all’Elenco regionale, può essere presentata online in qualsiasi momento tramite la procedura telematica e i moduli disponibili sul portale www.venetowelfare.com alla voce “Sistema regionale di accreditamento”.

Non è previsto un termine di scadenza per l’invio delle richieste. L’accreditamento sarà valido tre anni e soggetto a regolari controlli da parte di Veneto Welfare circa il mantenimento dei requisiti necessari.

“Vogliamo dare un riconoscimento alle forme di welfare collettive che garantiscono presenza sul territorio, ritorno di investimenti nell’economia regionale e servizi di qualità, avviando al contempo il primo sistema di certificazione e monitoraggio del welfare in Italia”. Così l’Assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, ha commentato l’avvio del sistema regionale di accreditamento delle forme di welfare collettive, previsto dalla legge regionale n. 15/2017 e formalmente attivato a partire da oggi da Veneto Welfare, l’unità operativa di Veneto Lavoro con funzioni di promozione e sviluppo della previdenza complementare e degli strumenti di welfare integrato in regione.”

“Veneto Welfare – continua l’Assessore Donazzan – nasce con lo specifico compito di dare impulso allo sviluppo della previdenza complementare e più in generale ai sistemi di welfare integrato in regione. L’avvio dell’accreditamento rappresenta una tappa importantissima nel percorso di costruzione di un sistema veneto del welfare che abbiamo intrapreso e ci consente di far sì che la legge regionale non rimanga lettera morta. La vicinanza ad altri territori, dove vi è una tradizione consolidata su questi temi, quali il Trentino, ci ha certamente aiutato in questo cammino, ma ciò che più ci ha spinto è la consapevolezza che nel nostro territorio, oltre al welfare pubblico, coesistono da anni forme di welfare collettivo e aziendale, esperienze pluriennali di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa e un privato sociale che supporta con competenza ed efficienza l’integrazione delle fasce più deboli. Il nostro obiettivo è quello di mettere a sistema questo enorme patrimonio di conoscenza e avviare processi di incentivazione”.

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